Leprotto Bisestile |
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| Ieri ho visto Art. 519 codice penale (Italia, 1952), titolo che fa riferimento ad una vecchia norma sulla violenza carnale, ma sarebbe stato molto più utile menzionare l'art. 524 (anch'esso non più esistente) che secondo me costituisce il vero cuore della vicenda. Ad ogni modo si parla d'abusi carnali, dunque vi faccio immaginare come la pellicola, visti l'anno di produzione e la nazione che l'ha partorita, s'arrampichi sugli specchi per dire e non dire ciò che è alla base di tutto il racconto, anche se è comunque riscontrabile un paio di riferimenti più diretti ai rapporti sessuali. Per il periodo il tema è scottante, ma la realizzazione è alla fin fine di livello medio-basso come tutte quelle italiane dell'epoca, forse solo un pochettino più su. Nel cast d'interpreti in carne ed ossa c'è Emilio Cigoli che tutte le fonti web in circolazione, nella loro gara a copiarsi a vicenda, segnalano nella parte del padre di Clara (Cosetta Greco, voce di Lydia Simoneschi), mentre in realtà fa l'avvocato di Renato (Henri Vidal, voce di Giulio Panicali) ed ovviamente si doppia da sé (il padre di Clara ha invece la voce del Marcacci). Un ruolo importante l'ha pure niente di meno che Giorgio Albertazzi... doppiato da Rinaldi!
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