Ieri ho visto
Il piccolo campo (God's Little Acre, 1958), film gradevole soprattutto nelle parti più leggere e fracassone, ma quando vuol essere moraleggiante appare troppo pretenzioso. Il doppiaggio, che sembrerebbe mancare di buona parte del finale
, è bellissimo, nonostante il
Nando Gazzolo molto impostato e l'adattamento non sempre perfetto ("Darling Jill" lasciato in originale, "his folks" tradotto con "la sua gente" anziché con "i suoi [parenti]", per non parlare dei soliti dialoghi ricercatissimi messi in bocca a degl'ignoranti di prima categoria). Fantastico
Cigoli nel ruolo dell'euforico zoticone protagonista, mitico
Locchi che già doppia Buddy Hackett come farà in
Un maggiolino tutto matto (qui aggiunge la zeppola), splendido
Panicali che usa una voce un po' diversa dal solito, ma il vero motivo per cui ho voluto vedere il film s'è rivelato l'ennesima frottola: Helen Westcott non è doppiata dalla Simoneschi, ma ha la voce della solita doppiatrice che di continuo viene scambiata per Lydia, ovvero
Dhia Cristiani... La sindrome di "pèter pan"* colpisce come non mai, con Buck pronunciato così com'è scritto e "Peachtree Valley" letto come "Pitch Trivelli": io avrei scommesso cento euro che fosse scritto a quel modo, anche perché "valley" si legge "vàle", mica "vèlli"... Ma le cuffie che le usavano a fare i doppiatori???
*ovvero la tendenza dei doppiaggi d'epoca a pronunciare "scorrettamente" i nomi americani: è un elemento riscontrabile 9 volte su 10 in quelle antiche versioni italiane che non per questo risultano meno meravigliose, eppure la maggior parte dei cretin... ehm, degli avversi al doppiaggio originale del disneyano
Le avventure di Peter Pan s'accorgono solo lì che Peter è pronunciato pèter e lo ritengono un motivo sufficiente per giustificare il ridoppiaggio
Se avessero ragione, si dovrebbe ridoppiare tutto, a cominciare da
Via col vento dove il nome del protagonista Rhett Butler è pronunciato "bòtler", al cui proposito va poi detto che la U inglese letta A rappresenta un trend italiano tutt'odierno che comunque non dà la giusta idea del suono originale intermedio tra A e O. Così come neanche "pìter" è giusto perché in inglese si dice "pìtaa"...