Comodo, sul divano di casa, ieri sera ho visto.....

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Leprotto Bisestile
view post Posted on 23/1/2013, 16:57




Ieri ho visto Il piccolo campo (God's Little Acre, 1958), film gradevole soprattutto nelle parti più leggere e fracassone, ma quando vuol essere moraleggiante appare troppo pretenzioso. Il doppiaggio, che sembrerebbe mancare di buona parte del finale :blink: , è bellissimo, nonostante il Nando Gazzolo molto impostato e l'adattamento non sempre perfetto ("Darling Jill" lasciato in originale, "his folks" tradotto con "la sua gente" anziché con "i suoi [parenti]", per non parlare dei soliti dialoghi ricercatissimi messi in bocca a degl'ignoranti di prima categoria). Fantastico Cigoli nel ruolo dell'euforico zoticone protagonista, mitico Locchi che già doppia Buddy Hackett come farà in Un maggiolino tutto matto (qui aggiunge la zeppola), splendido Panicali che usa una voce un po' diversa dal solito, ma il vero motivo per cui ho voluto vedere il film s'è rivelato l'ennesima frottola: Helen Westcott non è doppiata dalla Simoneschi, ma ha la voce della solita doppiatrice che di continuo viene scambiata per Lydia, ovvero Dhia Cristiani... La sindrome di "pèter pan"* colpisce come non mai, con Buck pronunciato così com'è scritto e "Peachtree Valley" letto come "Pitch Trivelli": io avrei scommesso cento euro che fosse scritto a quel modo, anche perché "valley" si legge "vàle", mica "vèlli"... Ma le cuffie che le usavano a fare i doppiatori???

*ovvero la tendenza dei doppiaggi d'epoca a pronunciare "scorrettamente" i nomi americani: è un elemento riscontrabile 9 volte su 10 in quelle antiche versioni italiane che non per questo risultano meno meravigliose, eppure la maggior parte dei cretin... ehm, degli avversi al doppiaggio originale del disneyano Le avventure di Peter Pan s'accorgono solo lì che Peter è pronunciato pèter e lo ritengono un motivo sufficiente per giustificare il ridoppiaggio :wacko: Se avessero ragione, si dovrebbe ridoppiare tutto, a cominciare da Via col vento dove il nome del protagonista Rhett Butler è pronunciato "bòtler", al cui proposito va poi detto che la U inglese letta A rappresenta un trend italiano tutt'odierno che comunque non dà la giusta idea del suono originale intermedio tra A e O. Così come neanche "pìter" è giusto perché in inglese si dice "pìtaa"...
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 24/1/2013, 16:48




Ieri ho visto Le cinque mogli dello scapolo (Who's Been Sleeping in My Bed?, 1963), sciocca farsetta che all'inizio ha addirittura tutta l'aria d'esser tutta costruita intorno al medesimo schema ripetuto cinque volte per poi fortunatamente prendere una strada diversa anche se non chissà quanto più brillante. Comunque a volte io guardo i film perché interessato ai doppiaggi e quelli raramente mi lasciano insoddisfatto. Naturalmente il centro principale della mia attenzione risiedeva nella solita Simoneschi che -nonostante l'anno di produzione, nonostante la giovane età dell'attrice doppiata (la debuttante Carol Burnett 30enne) e nonostante che il divertente personaggio abbia un ruolo piuttosto importante nel film- con le sue belle 55 primavere sulle spalle viene chiamata al leggio offrendo l'ennesima grande prova di ringiovanimento della voce non disdegnando qualche leggera nasalità per meglio adattarsi ad una Burnett non proprio bellissima ma nemmeno inguardabile (foto). Comunque la palma al migliore scontro generazionale va alla 59enne Renata Marini che doppia alla perfezione la 35enne Yoko Tani, senza dimenticare la strepitosa 45enne Calavetta adattissima a doppiare la 23enne Jill St. John. Per nulla male un altro veterano delle sale di sincronizzazione, Gualtiero De Angelis, che doppia ancora una volta l'abruzzese Dino Crocetti meglio conosciuto come Dean Martin! Nella norma Maria Pia Di Meo sulla bella Elizabeth Montgomery, coetanea della Burnett.
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 27/1/2013, 11:33




Ieri ho visto Al Capone (id., 1959), discreto gangster movie, ma di solito i film di quel genere partoriti nel periodo classico ad Hollywood erano superiori. Come sempre -ed è molto fastidioso- la gestualità italiana è accentuata a livelli ridicoli, soprattutto per mano del protagonista Rod Steiger che però viene letteralmente esaltato dal doppiaggio stellare di Nando Gazzolo. Non da meno Bruno Persa che, ironia della sorte, doppia un attore che di cognome fa Persoff :lol: La Simoneschi, dopo le prime quattro parole poco convincenti (e per quattro intendo proprio quattro di numero), diventa favolosa e la sua attrice Fay Spain è grandiosa nel recitare un ruolo all'opposto rispetto a quello rivestito ne Il piccolo campo dov'era doppiata dalla Di Meo. Pèterpanate dell'occasione: Murphy e Bones letti così come sono scritti (ma "bug" lo pronunziano con la A), Cigoli dice "keely" come "keli" (ma solo lui), Locchi magnifica voce di Martin Balsam intona l'ultimo verso del natalizio Astro del ciel storpiandolo in "sleep in EVELIN PII" :wacko: Oltretutto, capisco che in quella scena ci fosse bisogno di parlare specificamente di "dormire in pace celeste" cosa che la versione italiana del canto non fa, ma se tutto rimane in inglese non lo si capisce ugualmente!
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 28/1/2013, 09:56




Ieri ho visto Città canora (Italia, 1954), dramma amoroso pieno d'equivoci, ostacoli ed impedimenti ma soprattutto straripante di canzoni napoletane: ben 10 più un medley che ne fonde 3! Le interpreta Giacomo Rondinella, sublime anzichenò, per il quantitativo è sfiancante in un film che dura poco più di novanta minuti. Molto ben realizzato il doppiaggio con Rinaldi che doppia Rondinella usando una cadenza partenopea piuttosto riuscita. La Simoneschi è lievemente meno brava dal punto di vista dialettale, ma un divino zucchero d'inenarrabile dolcezza quanto la bella Maria Fiore che doppia. Qualche leggera cadenza napoletana viene offerta anche dal sempre impeccabile Olinto Cristina che fa il padre della Simoneschi-Fiore. Stupendo un Cigoli dall'aria molto giovanile, mentre la Scotto che doppia Paola Borboni leva inopportunamente il pane a Tina Lattanzi in un ruolo che sembrava cucito addosso alla regina del birignao.
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 30/1/2013, 10:35




Vale parlare di due film che ho cercato di vedere ma che ho abbandonato a metà perché inguardabili? Sono due pellicole di Guido Brignone, Vertigine e Mamma, entrambi girati nel 1941, entrambi con protagonista un assolutamente per nulla fotogenico Beniamino Gigli. Il primo l'ho guardato un po' di più dell'altro, sorbendomi il Cesare Polacco che all'inizio doppia un gondoliere in un veneto talmente stretto da risultarmi quasi del tutto incomprensibile, i vari insopportabili canti lirici spaccatimpani e spacca-pure-qualcos'altro del protagonista, il trito doppiaggio con la Simoneschi candida e ingenua e la Lattanzi vipera che rovina le relazioni sentimentali altrui. Interrotto a circa tre quarti d'ora dall'inizio, ero già sfiancato quand'ho attaccato con Mamma che perciò m'è parso ancora peggiore e con una Lattanzi un po' più fuori parte (sebbene il personaggio non sia proprio uno stinco di santo). L'onnipresente Tina è dovuta al fatto che lei e Brignone stavano insieme e dunque ovviamente lui cercava sempre di piazzarla in qualche modo :P
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 3/2/2013, 11:01




Ieri ho visto I ribelli dell'Honduras (Appointment in Honduras, 1953). Come recita pressappoco il retrocopertina del deludente DVD Jubal, è un film con tutti gli stilemi del western trasferiti negli ambienti della giungla sudamericana... fatevi un po' il conto di che polpettone è! Forse è da vedere solo per apprezzare la riuscitissima caratterizzazione che Glenn Ford dà dell'affascinante avventuriero patriota; quanto al resto non è da prendere in considerazione nemmeno se siete in preda ad un raptus masochistico! I due ruoli maschili principali sono interpretati da due attori sibaldiani, il già citato Glenn Ford e Zachary Scott: a Stefano rimane il comprimario Scott, mentre il vero protagonista Ford passa ovviamente a Cigoli che ci sta bene ma non quanto Sibaldi. Unica presenza femminile è Ann Sheridan doppiata dalla Simoneschi in maniera del tutto soddisfacente a parte qualche momento in cui fa la sprezzante e scostante.
 
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view post Posted on 5/2/2013, 15:49
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Ma per curiosità, nella pellicola con la Simo, quando hai abbandonato il film, la sua parte era terminata?! (se lo sai) :lol:
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 6/2/2013, 16:58




CITAZIONE (Messer Cappellaio @ 5/2/2013, 15:49) 
Ma per curiosità, nella pellicola con la Simo, quando hai abbandonato il film, la sua parte era terminata?! (se lo sai) :lol:

Alludi a Vertigine? No che non era terminata, lei è la voce protagonista, quindi m'avrebbe accompagnato per tutto il film! Però il tutto era talmente insostenibile che ho sacrificato il mio amore per Lydia pur di smetterla con quella lagna di film! :D
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 13/2/2013, 10:03




Ieri ho visto C'è sempre un domani (Pride of the Marines, 1945), meraviglioso film d'amore a sfondo bellico, molto commovente, forse un po' lungo in alcune scene tagliate dalla versione italiana, ma comunque ottima pellicola, altro che La signora Miniver o Da quando te ne andasti che affrontano temi similari... <_< Incredibilmente per un Warner i protagonisti del doppiaggio sono Panicali e Simoneschi che soffiano John Garfield ed Eleanor Parker a tre doppiatori solitamente molto ambiti in Warner e per quei due attori specifici, ovvero De Angelis e Calavetta/Cristiani... E se Panicali mi va benissimo ed è addirittura estasiante nelle parti più drammatiche (ma pure come piacione fa scintille), vi stupirò dicendovi che alla Simoneschi avrei preferito le altre due, almeno all'inizio, perché Lydia usa un tono di voce non particolarmente bello; migliora comunque notevolmente nelle parti lacrimevoli fino a raggiungere il massimo nella sua penultima scena. Il tocco Warner, comunque, si vede con Cigoli che recita solo in un anello verso la fine. Calderini non malvagissima perché fa la bambina, Romano da brividi di piacere nella scena sul treno. Le pèterpanate dell'occasione sono "Al" pronunciato "èl", "diamond" letto così com'è scritto e con l'accento sulla A.
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 16/2/2013, 11:00




Ieri ho visto:

- Il grano è verde (The Corn Is Green, 1945), un piacevole e scorrevole film semi-drammatico sull'importanza della scolarizzazione con gocce di femminismo ed al centro la figura d'una Montessori inglese interpretata da Bette Davis (nel remake del '79 dallo stesso titolo il ruolo sarà affidato a Katharine Hepburn). La protagonista è un portento della recitazione come sempre con l'unico neo di far ricorso alle sue solite movenze ingessate, occhi sgranati, palpebre continuamente in movimento. Il ridoppiaggio, che immagino sia del Gruppo Trenta, è orecchiabile, anche se a Mildred Dunnock è stata riservata la timbrica stridula di Paola Giannetti che è quanto meno scandalosa. Perfettamente in parte è invece Germana Dominici (la postina) così come suo padre Arturo che doppia un vecchio che si chiede perché la K di "known" non si legga: capite bene che la ritraduzione del copione è stata fatta molto all'acqua di rose, che ci voleva ad adattarlo con "perché in conosciuta non si sente la I?" <_< In tre anelli recita pure Wanda Tettoni che nell'edizione originale del film aveva doppiato la Davis!!!

- Norman astuto poliziotto (On the Beat, 1962), secondo episodio d'una serie britannica composta di quattro film (in Italia l'ultimo è inedito) che hanno per protagonista l'imbranato Norman Pitkin interpretato dall'attore Norman Wisdom la cui comicità è tutta basata su un misto tra Totò e Franco Franchi: quando assomiglia al primo è molto divertente, ma allorché ricorda il secondo fa venire il prurito ai piedi (come direbbe Guidorizzi) e pure alle mani! Il mio giudizio sull'attore vale anche per il film stesso che in certi punti è super esilarante e in altri esageratamente demenziale. Nel doppiaggio italiano della SAS, che stranamente per il '62 ancora maschera gl'italiani mafiosi cambiandone la nazionalità in spagnola, le nasalità del protagonista sembrerebbero ricordarmi Adolfo Geri, ma non so... Ho senz'altro riconosciuto Gabriella Genta (Eleanor Summerfield), Stefano Sibaldi (voce al telefono del ministro degl'interni) e... TINA LATTANZI:

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view post Posted on 17/2/2013, 14:18
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CITAZIONE (Leprotto Bisestile @ 16/2/2013, 11:00) 
Ieri ho visto:

- Il grano è verde

In tre anelli recita pure Wanda Tettoni che nell'edizione originale del film aveva doppiato la Davis!!!

Mi sono sempre chiesto come ci stia Wanda su Bette :)
Magari recupererò "Agente segreto al servizio di Madame Sin", anche se ho letto non essere un gran film...dato che, "Il grano è verde", con doppiaggio originale non mi sembra reperibile, no?

PS Per la Latt' ho già commentato sul tubo :lol: :wub:

Aprofittando del passaggio televisivo di San Valentino, ho visto per la prima volta
COLAZIONE DA TIFFANY, 1961 di Blake Edwards.

Bel film, con una meravigliosa Hepburn. La colonna sonora, vincitrice dell'Oscar, è sublime!
La trama è bella e il film è piacevole, sicuramente uno di quei film da vedere a tutti i costi, prima o poi.
Ottimo il doppiaggio della CDC, specie per la sempre fresca Di Meo e per Tedesco, che ci ha regalato un'ottima caratterizzazione.
La Calavetta è sempre straordinaria, specie se si pensa che questo film e La carica dei cento e uno son stati doppiati a poca distanza di tempo, eppure la Rosy ci regala due interpretazioni diversissime e uniche..voglio dire, ne La carica a me sembra addirituttura più giovane - come voce - di quella bassa e da donna matura che ha in Tiffany.
Simoneschi che per nulla si incolla al suo personaggiointerpretato da Mag Wilwood (non parlo dell'interpretazione, ma proprio del voce/volto) e che mi infastidiva: non ci stava.

Canale5 ha trasmesso il film con i titoli italiani, meravigliosi :wub: e con un cartello finale dei doppiatori!
Ecco i titoli dal canale del nostro Leprotto:
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Damelec86
view post Posted on 17/2/2013, 18:07




CITAZIONE
Simoneschi che per nulla si incolla al suo personaggiointerpretato da Mag Wilwood (non parlo dell'interpretazione, ma proprio del voce/volto) e che mi infastidiva: non ci stava.

ammetto che è da tanto che non guardo il film, ma Lydia non mi ha mai dato questa impressione negativa...

CITAZIONE
un cartello finale dei doppiatori

che presumo non ci fosse nella versione data all'epoca al cinema... <_<
non mi piacciono queste aggiunte, se devo essere sincero... sono il primo ad entusiasmarmi quando i doppiatori sono accreditati nei titoli di testa o coda italiani*, purché si tratti dei titoli d'epoca...

* Mad, hai visto il mio video imperdibile tratto da "La ballata dei fantasmi"? :D
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 19/2/2013, 18:03




CITAZIONE (Damelec86 @ 17/2/2013, 18:07) 
CITAZIONE
Simoneschi che per nulla si incolla al suo personaggiointerpretato da Mag Wilwood (non parlo dell'interpretazione, ma proprio del voce/volto) e che mi infastidiva: non ci stava.

ammetto che è da tanto che non guardo il film, ma Lydia non mi ha mai dato questa impressione negativa...

Concordo con Damelec, neanch'ìo la trovo così tanto fuori parte come dice Mad :unsure: Il mio unico problema con quest'interpretazione simoneschiana è che...non capisco un tubo di quello che dice :D

CITAZIONE
CITAZIONE
un cartello finale dei doppiatori

che presumo non ci fosse nella versione data all'epoca al cinema... <_<
non mi piacciono queste aggiunte, se devo essere sincero...

Ma in fondo sono aggiunte che non vanno ad intaccare il film: terminata la pellicola mettono un cartello coi nomi dei doppiatori come potrebbero infilarci una qualsiasi pubblicità. In DVD e BD, addirittura, sono su una traccia video diversa ma che, per com'è impostato il disco, partono subito dopo la visione del film. Non ci vedo nulla di male, anzi mi dispiace che nella versione che ho registrato io da Rete4 non ci fossero :cry: Ma era accreditata anche la Simoneschi? :woot:
 
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Damelec86
view post Posted on 19/2/2013, 18:44




CITAZIONE
Il mio unico problema con quest'interpretazione simoneschiana è che...non capisco un tubo di quello che dice

mi sa che mi devo riguardare il film... non ricordo molto bene questa interpretazione di Lydia

CITAZIONE
Ma in fondo sono aggiunte che non vanno ad intaccare il film: terminata la pellicola mettono un cartello coi nomi dei doppiatori come potrebbero infilarci una qualsiasi pubblicità

hai ragione tu... io pensavo che il cartello venisse messo prima della fine del film...
 
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Leprotto Bisestile
view post Posted on 25/2/2013, 10:45




Ieri ho visto:

- Per favore non mordermi sul collo! (The Fearless Vampire Killers or: Pardon Me, But Your Teeth Are in My Neck, 1967), film del filone comico-depresso alla Mel Brooks che è un genere che proprio non mi piace, a parte Frankenstein Junior che ha la sua ragione d'essere: molto claustrofobico, molto cupo, con quelle situazioni comiche alla Fantozzi (in effetti Fracchia contro Dracula lo ricorda molto) basate spesso su gag non parlate... Iris manda in onda il master restaurato con titoli di testa e di coda italiani giuntati in testa e in coda al film, ma l'audio è quello del DVD dove la narrazione iniziale e finale di Manlio Busoni è stata rimpiazzata da un nuovo osceno doppiatore che non azzecca una E aperta o una O chiusa manco per sbaglio! Il resto del doppiaggio rimane intatto con protagonisti Persa e Lionello (il primo è tale e quale a Mago Merlino!), i comprimari Romano, Febbi, Cristiani, Barbetti, il solito caratterista Amendola.

- Il giullare del re (The Court Jester, 1955), commedia musicale in costume girata in uno sfavillante Technicolor ed interamente costruita su divertentissimi equivoci che si moltiplicano sempre più, il tutto portato in trionfo dal protagonista Danny Kaye e dal suo doppiatore Sibaldi che fanno i fuochi pirotecnici come non mai! Qualche momento un po' troppo bambinesco (ad esempio verso il finale) e qualche coreografia eccessivamente effemminata ci sono, ma nel complesso il film è bellissimo nel suo genere e per di più coronato da un doppiaggio italiano che svetta ai livelli dell'Alice nel paese delle meraviglie di De Leonardis!
 
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