uncle lino |
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| In copertina la mia adorata Rosetta Calavetta. Per quanto TUTTE queste voci, maschili e femminili, risveglino in me sensazioni fortissime e ricordi bellissimi e sebbene io rabbrividisca di fronte a certe interpretazioni di Simoneschi e Lattanzi, quando ascolto Rosetta un brivido intenso mi percorre corpo e mente e in un attimo mi trovo a ridere, sorridere e commuovermi. Lana Turner, Doris Day, Eleanor Parker, Ava Gardner, Glynis Johns, Kim Novak, Marilyn Monroe per me SONO Rosetta e non posso immaginarle diversamente. Per non parlare di quel capolavoro di bravura del doppiaggio italiano che è la Signora Rottenmeier di Heidi animata. Un genio. Magari non un mostro di bravura come Lydia Simoneschi o una Signora della classe di Tina Lattanzi, ma una voce profonda e inconfondibile, a tratti frivola e acuta, a tratti malinconica e cupa, quasi maschile. Alti e bassi da far rabbrividire. A volte le è bastata una particina piccola piccola per rendersi indimenticabile ( Tesoro in Lilli e il vagabondo); quasi sempre lascia sbalorditi con performance da numero 1 ( Crudelia de Mon). Mi piace la voce di Rosetta. E mi manca tanto quando guardo un film dove non c'è.
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