CITAZIONE (disneyano95 @ 30/3/2015, 17:57)
Ok!Grazie non mi ero mai accorto che fosse sul libro di Di Cola
Perciò dici che quel libro è ben fatto
CITAZIONE
non sento la voce
Mi pare non parli proprio...
CITAZIONE (David Huxley @ 30/3/2015, 19:28)
CITAZIONE
Grandi occhi scuri (Big Brown Eyes, 1936). Tra l'hard boiled e la commedia, una pellicola sicuramente meno disastrosa d'altri prodotti Paramount dell'epoca regolarmente arrivati in Italia come Lady Lou, ma quest'altro invece da noi non s'era mai visto prima che se ne impossessasse la CVD mettendo Claudio Capone su uno sbaffuto Walter Pidgeon. Joan Bennett non è mai stata così poco fotogenica!
Sono incappato per caso in questo commento. Mi dispiace dirtelo: non è Capone a doppiare Pidgeon, ma
Michele Kalamera. Grant ha la voce di
Luigi La Monica.
Perfetto, come al solito fuori dalla CDC non capisco nulla e farei perciò meglio a non parlarne
L'altro ieri ho visto
Aquila Nera (Italia, 1946). Sebbene da buttar via come del resto un'enorme fetta di cinema italiano, soprattutto quello di cappa e spada, il film si rivela a sorpresa abbastanza più interessante dei suoi osceni fratelli che supera in scorrevolezza dell'intreccio ed anche nella durata sfiorante le due ore. Quel che sicuramente ne abbassa il livello portandolo sostanzialmente all'altezza, o dovrei dire bassezza, di tutti gli altri è il doppiaggio la cui buona fattura si riscontra solo nelle voci maschili dei professionisti
Cigoli, Romano, Capecchi ecc.; gli altri interpreti maschili che s'autodoppiano, in primis
Rossano Brazzi, ma anche esperti del settore come
Cervi, Polacco e
Stoppa, lasciano non poco a desiderare e, tralasciando certi raccapriccianti caratteristi a completo digiuno di dizione e recitazione, sulle donne si storce il naso a sentire il birignao aristocratico della
Lattanzi su una servetta d'umili origini o ad assistere ad un raddoppio della
Simoneschi assolutamente incredibile se si considera che è anche la deliziosa voce della protagonista la quale però in due/tre frangenti recita da sola! Completa il pasticcio un grandioso
Besesti quasi irriconoscibile (assicuro comunque che è lui) da cui sentiam dire «Che tu sii maledetto», choc acuito anche dalla sorprendente presenza di scene di nudo addirittura integrale: i seni potevo capirli, ma "l'attaccatura delle gambe vista dal davanti" è davvero sensazionale per l'epoca! Nel cast figurano pure Yvonne Sanson (sono riuscito a riconoscerla) e Gina Lollobrigida (magari era una delle donzellette discinte, ma io in quel momento non guardavo le facce
).
Ieri ho proseguito con il sequel
La vendetta di Aquila Nera (Italia, 1951). Un gradino più sotto per qualità filmica, ma ormai il doppiaggio CDC ha imboccato da un bel pezzo la giusta via, così gli stessi doppiatori elencati sopra -meno Capecchi, ma più
Pisu, Cristiani, Cristina, Turi, Persa...- prendono ruoli simili ai vecchi o anche totalmente differenti però con uno stile ben più elevato che si ravvisa anche nella maggiore convinzione recitativa di
Brazzi. Comunque forse lo scalino d'inferiorità cinematografica rispetto al primo capitolo è più d'uno, se considerate che non ho proprio più nulla da dire riguardo al seguito...